Discussioni linguistiche del Settecento by AA.VV

Discussioni linguistiche del Settecento by AA.VV

autore:AA.VV. [AA.VV.]
La lingua: ita
Format: epub, azw3
editore: Utet
pubblicato: 2012-12-31T23:00:00+00:00


Saverio Bettinelli.

Incisione premessa alle Opere

(Venezie, Zatta, 1780).

1. Le lettere della Scelta sono tutte, salvo la prima (di Annibal Caro a Bernardo Spina), del Baretti, sia che si tratti di lettere realmente da lui inviate ad amici o parenti, sia che si tratti di lettere composte per l’occasione (e in parecchi casi desunte da altre opere sue pubblicate antecedentemente).

2. sbaragliato: qui nel senso probabilmente di «dissipato, disordinato».

3. s’è sconcio assai: si è assai scomodato, affaticato.

4. Eufrosine ecc.: le Grazie.

5. Allude alla cronaca di Firenze dalle origini al 1285, scritta nel sec. XIV da Ricordano e Giacotto Malispini, di cui ci è giunto soltanto un raffazzonamento, posteriore all’opera di Giovanni Villani.

6. Giovanni Morelli, mercante di lana fiorentino (1371-1444), scrisse in forma semplice ed elegante una Cronaca dei fatti della sua famiglia, importante documento della vita intima fiorentina. Essa è stata ristampata modernamente a cura di V. Branca: GIOVANNI DI PAGOLO MORELLI, Ricordi, Firenze, Le Monnier, 1956.

7. La Novalesa: paesello a nord di Torino, che, prima della costruzione della strada napoleonica del Moncenisio, era importante posto di tappa per coloro che intendevano attraversare le Alpi. Vicino sorge la celebre Abbazia benedettina, dove fu redatto il prezioso Chronicon novalicense (sec. XI).

a. Credo che questi nomi e cognomi pastorali il signor Ageno se li abbia inventati per celia10.

8. Bosco Parrasio battezzarono gli Arcadi romani un terreni sul Gianicolo dove la loro Accademia fissò la sua sede.

9. ciancéra: cianciosa, piena di ciance, garrula.

10. In realtà il Baretti celia proprio fingendo di celiare: Cimante Micenio era il nome arcadico dell’abate Luigi Godard, Custode generale d’Arcadia dal 1790 (cfr. su di lui C. DIONISOTTI, Ricordo di Cimante Micenio, «Atti e memorie dell’Accademia dell’Arcadia», ser. 3a, vol. I, fase. 3-4, 1948, pp. 94 segg.), e Nivildo Amarinzio quello dell’abate Gioacchino Pizzi, predecessore del Godard nella medesima carica. In un’altra lettera i due abati sono apertamente scherniti dal Baretti col suo più violento linguaggio (cfr. Scelta delle lettere familiari, ed. cit., pp. 262-264).

11. chiappole: cose di nessun valore.

b. Non so di che principe si parli in questa inaspettata apostrofe12.

Anche qui il Baretti scherza. Il principe don Luigi è Luigi Gonzaga di Castiglione, autore di un discorso su Il letterato buon cittadino, letto in Arcadia il 6 maggio 1776, e che fu stampato con una prefazione del Pizzi e note del Godard. La prima è giudicata dal Baretti una «tiritera… scritta con la più affettata goffezza di stile, digiuna affatto di pensieri e bruttamente pilottata delle più stucchevoli franceserie»; le seconde tali che con esse «lo sciocco abate ha procurato d’abbuiare affatto il non troppo intelligibil testo» del discorso (Scelta delle lettere familiari, ed. cit., pp. 263, nn. 1 e 2).

13. Giupiterre: Giove (deformazione burlesco-popolareggiante del latino Iupiter).

14. tattamellate: cicalate.

15. stare alla bilancia: stare alla pari. ARIOSTO, Orlando furioso, XXXI, 67: «e inverso quel con tanto ardir si lancia, Che mostra che può star d’animo fiero Con qualsivoglia al mondo alla bilancia».

16. di prima bussola: di prim’ordine, di primo piano.

17. trecconi: cfr. nota 2 a p. 224.

18. I Quaranta di Bologna



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